giovedì 28 ottobre 2010

PREMIAZIONE SCARPETTA D'ORO 2010 - Scarpetta d'oro Award 2010





Sabato 23 ottobre c'è stata la premiazione di Scarpetta d'oro.

Siamo partiti venerdì pomeriggio, avevamo prenotato da dormire in un agriturismo di Mirano e già avevamo l'acquolina in bocca al pensiero di gustarci una cenetta di prodotti tipici locali. Ma verso le 16.00, all'altezza di Dalmine, la macchina muore, assolutamente KO, e allora inizia l'avventura. Chiamiamo il carroattrezzi che carica la macchina con noi dentro. Poi l'attesa e il tiraemolla telofonico tra quelli del soccorso stradale e l'assicurazione mentre noi attendiamo sempre all'interno della macchina caricata sul carroattrezzi. Alle 17.45 ci dicono che la Renault alle 18.00 chiude e che non sanno se faranno in tempo a portarci. Iniziamo a preoccuparci e cerchiamo di velocizzare le pratiche. Con un sospiro di sollievo arriviamo all'assistenza. La concessionaria è enorme, mentre entriamo ci rassicuriamo dicendo che in posto così grande avranno sicuramente un auto sostitutiva...controllano la macchina, ma il guasto non si trova. Nonostante le nostre aspettative tutte le auto di cortesia sono fuori. Iniziamo a preoccuparci seriamente. Per fortuna dopo un'attesa che sembrava infinita un meccanico davvero gentile è riuscito a contattare un conoscente che gestisce un servizio di noleggio auto (che era dal fisioterapista e quindi aveva spento il telefono) e riusciamo a prenotare l'ultima macchina a noleggio che hanno a disposizione. Ci viene a prendere il padre, un uomo davvero simpatico, e nel tragitto dalla Renault al garage scopriamo che l'autovettura che ci attende è una bellissima 500 gialla. Mentre aspettiamo per le pratiche di noleggio, ne approfitto per vedere il piccolo angolo di museo vintage che il proprietario ha allestito all'interno del suo garage: c'è una vecchia citroen, una bicicletta bianchi, una moto guzzi, una macchina da scrivere con i tasti rotondi, un giradischi una macchina da cucire...
Alle 19.00 ripartiamo. Il resto del viaggio per fortuna è tranquillo. Ci fermiamo a Mirano centro per mangiare qualcosa e riusciamo a trovare una buona trattoria con prodotti tipici. Arriviamo in agriturismo un po' stravolti ma sereni e soprattutto con la pancia piena.

Sabato mattina, il grande giorno! Quando siamo arrivati alla Villa dei Leoni di Mira mi è salita un'emozione enorme, era strano vedere la mia tavola sulle locandine e sul catalogo...ancora faccio fatica a credere di aver vinto, è stata una bellissima sorpresa. E poi questa devo dirla, senza farlo apposta Maria Formica mi ha informato della vittoria proprio il giorno del mio compleanno. Indubbiamente un regalo meraviglioso.

Riporto di seguito il commento scritto sul catalogo di Guido Clericetti:

Apprezzando sia la geniale originalità dell'idea che la validità della realizzazione e valutando l'opera rispondente ai criteri su accennati, la Giuria ha quindi stabilito all'unanimità che vincitrice del Premio Internazionale Scarpetta d'oro 2010 è l'illustrazione di Marta Monelli. Il primo premio va quindi alla sua tavola che propone, con garbata poesia, il momento saliente di una piccola storia d'amore tutta da inventare ma della quale ci fornisce acuti e spiritosi particolari. Il soggetto è valorizzato da un semplice quanto efficace gioco di prospettiva e dalla scelta di pochi ma vigorosi colori che lasciano agli occhi il piacere di cogliere le ben espresse emozioni sul volto dei due ragazzi e la vivace, affettuosa curiosità del cagnolino. Del resto la singolare arguzia dell'autrice si era già fatta notare nell'edizione dello scorso anno con quel dio Ermes (o Mercurio) che nonostante i suoi calzari alati inciampava e finiva poco pomposamente gambe all'aria.

Appreciating both the ingenious originality of the idea as well as the validity of the production, and evaluating the piece according to the aforementioned criteria, the Jury has thus concluded unanimously that the winner od the International Scarpetta d'oro Award 2010 is the illustration of Marta Monelli . The first prize therefore goes to her table that suggest, with gentle poetry, the peak moment of a small love story that has yet to be invented but nevertheless offers keen and humorous details. The subject is enhanced by a simple as effective play on perspective and by the choice of a few yet vigorous colours that give the viewer's eyes the pleasure of picking up the well expressed emotions depicted on the faces of the two boys and the vivacious, affectionate curiosity of the small dog. On the other hand the unique wit of the author had already been noticed last year with the Ermes god who, regardless of his winged shoes, kept tripping and ending up quite unseemingly with his legs in the air.